28 lug 2009
«Un congresso che si rispetti deve qualificarsi sul confronto. Una sola candidatura, per quanto di particolare spessore culturale, di già provata esperienza politica, come quella di Enzo Amendola non sarebbe in grado di attivare un positivo circuito di confronto tra opinioni e visioni differenti che trovino corrispondenza nelle mozioni che animano lo scenario congressuale nazionale. La dialettica, quando sia civile e composta, arricchisce il confronto e rappresenta insostituibile alimento della democrazia». Alfonso Andria, senatore pd e leader regionale della mozione Franceschini, sarà oggi a Roma per definire la strategia congressuale. A pochi giorni dalla rinuncia del segretario regionale uscente Tino Iannuzzi è sul fronte-Franceschini che ora si gioca la partitra con un occhio a Napoli ed uno a Roma. «Non dimentichiamo - dice Andria - di essere impegnati anche nella vicena congressuale che porterà all’elezione del segretario nazionale. L’area Franceschini dovrà mettere in campo una candidatura forte ed autorevole in grado di competere e da sventare il rischio di appiattimento che diversamente correrebbe». Andria ringrazia Iannuzzi per lo «stile e il lavoro offerto al partito, con dignità e intelligenza, lavoro svolto con straordinaria passione e assoluta dedizione. Se Andria rilancia il discorso su una candidatura dell’area Franceschini che non renda «zoppa» la consultazione interna, per Enzo Amendola, candidato alla segreteria regionale per la mozione Bersani, arrivano due sostegni significativi. Il primo è di Fulvio Bonavitacola, deputato pd e molto vicino al sindaco di Salerno. «Si tratta di un candidato che per qualità politiche può ben interpretare una nuova fase di rilancio del Pd in Campania. Occorre creare le condizioni per dare vita, anche in Campania, ad una nuova stagione di governo, riflettendo in modo serio e conseguente su limiti ed errori che hanno accompagnato l'esperienza di questi anni» dice Bonavitacola che invita al confronto «anche al di là delle scelte di adesione alle distinte mozioni congressuali nazionali». In pratica, Bonavitacola prefigurerebbe una convergenza unitaria su Amendola, al di là poi del voto al congresso nazionale su Bersani o Franceschini. Ipotesi, questa, del tutto scartata da Andria. «Io sostengo Bersani - dice Bonavitacola - ma ciò non m'impedisce, ad esempio, di condividere molti spunti di riflessione post-elettorale sulla Campania contenuti nella relazione del segretario in carica Tino Iannuzzi ad una recente Direzione regionale del Pd. Ed il fatto che egli aderisca su scala nazionale alla mozione Franceschini non solo non mi fa alcun ostacolo per tali condivisioni, ma mi convince che sussistono davvero le condizioni di un rilancio unitario e su basi nuove del PD». «Siamo al congresso fondativo del Pd in Italia e in Campania - dice Vaccaro - A 20 mesi dalle primarie del 2007 dobbiamo voltare pagina. Sono convinto che Pierluigi Bersani possa rappresentare la garanzia per un simile progetto di cambiamento. Per questo motivo sostengo la sua candidatura alla guida del nuovo Pd e quella di Enzo Amendola, giovane e brillante dirigente politico, alla segreteria della Campania». Il confronto salernitano del Pd avrà un suo signficativo momento di discussione alla Summer School che annualmente a Laurino organizzano i giovani di Ideura: Carmine Pacente, Marco Sansone, Nunzio Mastrolia e Angelo De Vita. L’appuntamento è per sabato e domenica prossimi quando nel cuore del Cilento per due giorni si misureranno idee ed equilibri per il Pd campano e nazionale.
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